Astraeus hygrometricus (Pers.: Pers.) Morgan
Basidiocarpoinizialmente seminterrato, globoso, brunastro, la gleba fertile protetta da un edoperidio e da un esoperidio che si apre in lacinie, sessile; diametro , quando espanso, 6-10 cm.
Endoperidio
diametro 2-4 cm, rotondeggiante, talvolta un pò schiacciato, grigio-brunastro, grigio-nerastro, feltrato o forforaceo, sottile, fragile, a maturità sulla sommità si forma un'apertura di forma irregolare per consentire la dispersione delle spore.
Gleba
bianca nel giovane, poi bruna, infine sotto forma di polvere bruno-nerastra.
Esoperidio
stellato, con 6-10 lacinie a 2 strati, spesso, appuntite e talvolta revolute, di colore bruno scuro, areolate da solchi bruno-rossastri, l'esterno è grigio-brunastro; di natura estremamente igroscopica, si aprono col tempo umido, mentre si chiudono col secco per impedire la fuoriuscita delle spore in un ambiente poco adatto allo sviluppo.
Habitat
singolo o in piccoli gruppi, nei boschi, su terreno nudo, comune; autunnale.
Microscopia
a): spore sferiche, grossolanamente verrucose, bruno scuro; 9-10,5 µm.
Osservazioni
anche secco persiste lungamente sul terreno, non è difficile trovare esemplari cresciuti l'anno precedente, come nel ns. caso; attualmente alcuni autori lo classificano non come appartenente all'ordine degli sclerodermatales, ma all'ordine delle Boletales, sottordine Sclerodermatineae.