
Il mio interesse verso questi funghi si formò, probabilmente, da questa piacevole sensazione.
Agli amici del Comitato Scientifico “P.A. & S. Saccardo” va il mio ringraziamento per avermi trasmesso la cultura e la passione, qualità indispensabili, per affrontare lo studio di un genere così difficile.
Amedeo Sartorello
PREMESSA
Le Russule sono funghi straordinariamente belli, ma caratterizzati da forte criticità ; il trasformismo, tipico di queste specie, rende assai complicata la loro determinazione che molto spesso è accompagnata da dubbi e perplessità difficili da fugare.
Il presente contributo è composto da una chiave di determinazione delle specie da schede descrittive di alcune raccolte effettuate nell’arco di un trentennio. La chiave ha lo scopo di indirizzare il raccoglitore alla determinazione della specie seguendo le sole caratteristiche macroscopiche, oppure dove questo non sia possibile, a causa della forte affinità intraspecifica dei caratteri, quella del gruppo gravitante attorno alla specie di riferimento. In considerazione della variabilità e dell’affinità dei caratteri tra le varie specie, la scelta della chiave di determinazione migliore, ovvero più efficace per chi si avvicina a questo genere per la prima volta, non è stata semplice e non sempre offrirà un risultato ottimale.
Si è deciso di adottare, per la descrizione dei vari raggruppamenti, la sistematica proposta da H. Romagnesi in “Russule D’Europe e D’Afrique Du Nord” 1967 revisionata nel 1985-87 e da M.Sarnari in “Il Genere Russula in Europa” 1998-2005. Si utilizzeranno le predette sistematiche in modo libero, svincolate da schemi tassonomici, in modo da renderle funzionali alla logica della chiave di determinazione scelta.
Le schede che seguono la chiave di determinazione approfondiscono i caratteri morfologici salienti di alcune specie, esaminando peraltro anche quelli microscopici. Le specie descritte si riferiscono a raccolte ritenute tra le più rappresentative tra quelle presenti in erbario. I caratteri microscopici si limitano alla descrizione delle spore e della cute. L’osservazione delle spore è stata effettuata in Melzer, a 1000 ingrandimenti, da un campione derivante da deposito sporale. I dati raccolti dall'osservazione di almeno 50 spore suddivise in 3 campi ottici, si riferiscono principalmente alla forma, l’ornamentazione e le dimensioni. Nella descrizione dell’ornamentazione si è tenuto conto del disegno sporale prevalente nel campione osservato, mentre le dimensioni sono state ottenute da spore posizionate di profilo.
L’osservazione dell’epicute è avvenuta su campione ottenuto da sezionamento trasversale, quasi sempre su essiccata, utilizzando, a seconda dei casi in esame, Idrossido di potassio al 5%, rosso congo, acqua distillata, sulfovanillina, fucsina fenolica, blu di cresile.